Vecchia macchina da cucire Singer: pazzesco, ecco quanto vale oggi

Una vecchia macchina da cucire Singer viene considerata un qualcosa di simbolicamente duraturo e resistente, non in rari casi esemplari che hanno anche vari decenni alle spalle sono totalmente operativi, segno che in particolare i prodotti di qualche generazione fa erano costituiti da una struttura molto più resistente di quelli moderni. Ma una vecchia macchina da cucire quanto può valere?

Anche cifre importanti, secondo vari esperti bisogna però cercare gli esemplari che sono più rari e che magari hanno avuto una distribuzione meno capillare di altri. Trovare una macchina da cucire Singer non è affatto qualcosa di raro o particolarmente difficile, ma cercare ed idientificarne uno particolarmente prezioso lo è meno. Quali esemplari cercare?

Marchio importante

La diffusione delle macchine da cucire non è qualcosa di così recente, in quanto questi strumenti indispensabili per il lavori di sartoria a vari livelli hanno iniziato lentamente ed in modo limitato ad essere diffusi con l’inizio dell’Ottocento ma in modo molto relativo. E’ stata probabilmente l’azienda Singer ha sdoganare l’idea di uno strumento automatizzato di cucitura.

Dalle prime forme di macchina da cucire con azionamento manuale fino a quelle a pedale e poi molto dopo, quelle moderne con l’impiego dell’elettricità e l’elettronica, questi strumenti in particolare realizzati dal brand americano sono divenuti comuni già con l’inizio del Novecento anche in Europa, in Italia il marchio esiste dagli anni 30.

Quale cercare?

Quali sono gli esemplari di macchina da cucire davvero più interessanti e rari? Va ricordato che non “basta” un esemplare di una certa età, ma deve far parte di una serie specifica quanto più difficile da trovare possibile, oltre a presentare nel singolo esemplare delle condizioni di conservazioni migliori possibili. Anche la presenza di attrezzi originali ha il suo peso. Gli esemplari più rari sono ad esempio:

  • Serie 500A, dal valore tra i 200 ed i 600 euro (anni 60)
  • Serie “New Family”, tra i 200 ed i 350 euro (fine Ottocento)
  • Serie Featherweight 221, che può valere da 200 fino a 900 euro (anni 60)

Il numero di serie ed il modello fino agli anni 60 non era presente direttamente sulla macchina, ma ad esempio sulla piastra o sul “letto” ossia sulla base, oppure su uno dei lati a destra o sinistra della macchina da cucire. Generalmente è composto da una serie di 6 o 8 lettere e numeri dalle quali si può comprendere esattamente il periodo di sviluppo.

Esemplari particolarmente rari sono inoltre quelli della serie Featherweight ricche di decorazioni che possono valere fino a 2000 euro, oppure esemplari come la serie 222K Free Arm, così chiamata per la presenza del braccio allungabile e flessibile, una vera novità per i tempi (risale agli anni 50 e 60) che può valere fino a 3500 euro.

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