Il ritrovamento di una moneta rara può essere qualcosa di incredibilmente sorprendente, interessante ma anche remunerativo anche quando si parla di esemplari molto rari conviene sempre restare attenti e pronti a notare pezzi che magari sono simili a tanti altri e poi farli valutare. Ma anche se non siamo dei massimi esperti possiamo quando una particolare forma di moneta vale molto.
E’ il caso di alcuni esemplari tra l’altro realizzati proprio in Italia in tempi passati, che in alcuni esempi di rarità particolare, sono divenuti molto popolari presso i collezionisti, anche non italiani. Trovare una moneta rara non significa diventare ricchi ma in alcuni casi questo è possibile, come vedremo nei prossimi paragrafi.
Monete rare
Oggi infatti ci occuperemo di una serie di monete italiane che fanno parte della storia sicuramente molto antica ma che sono comunque non così vecchie da essere “pezzi da museo”, anche una vecchia lira di non troppe decadi fa può essere molto interessante da far valutare e potenzialmente anche da vendere ad un costo neanche immaginato in precedenza.
Le lire hanno avuto ad esempio una “carriera” mediamente lunga, attive dalla prima metà dell’Ottocento fino al 2002, anno in cui sono uscite di scena assieme a molte altre valute economiche del vecchio continente. Ma quale è questa particolare moneta che può farci guadagnare più di 30 mila euro, come dimostrato da una asta relativamente recente?
Quale vale oltre 30 mila euro?
Ad esempio le prime monete emesse dall’allora neonato Regno d’Italia dopo il Risorgimento, spesso coniate in zecche in città diverse oltre a quella di Roma, come nel caso della moneta da 5 lire d’argento con il volto di Vittorio Emanuele II, già re di Sardegna divenuto anche il primo Sovrano del Regno d’Italia, evidente su questa emissione datata 1861 riconoscibile da alcuni dettagli:
- La presenza della dicitura Firenze e poco distante dal mese e anno di coniatura
- Intorno allo stemma di cassa Savoia è presente anche il valore espresso in lettere
Queste in particolare sono molto rare perchè coniate per pochi mesi prima, proprio in occasione della proclamazione del Regno d’Italia. Solo successivamente la produzione di altre emissioni è stata spostata in altre città e poi essere localizzata nella capitale Roma. Anche per questo l’emissione in questione è molto rara, e può valere davvero molto.
Poco più di 20 mila pezzi ai tempi sono stati realizzati presso la zecca di Firenze, e dato il loro valore sia economico che simbolico e storico, questa moneta è divenuta estremamente amata dagli appassionati collezionistici, un esemplare vale mediamente tra i 3000 euro se in buono stato fino a 25 mila se in Fior di Conio. Ma diversi pezzi sono stati venduti all’asta anche per oltre 30 mila euro.