I due euro con i Carabinieri sono tra i pezzi indubbiamente di questo tipo maggiormente facili da riconoscere, in quanto i due uomini in arme che sono raffigurati identificano proprio i tipici Carabinieri in una uniforme invernale, che è cambiata ma non totalmente rispetto al passato. Questa moneta è stata diffusa una decina di anni fa, esclusivamente nel 2014 per omaggiare la nascita del corpo dei Carabinieri.
Oggi è tra le monete commemorative da due euro maggiormente legate e riconoscibili del nostro paese, non si tratta di un esemplare raro ma che non va assolutamente sottovalutato dato anche l’innegabile “peso storico” e collezionistico. Non è solo la rarità di una moneta a renderla potenzialmente preziosa, anche se è ovvio che il fattore disponibilità incide. Ma quanto vale oggi?
Emissione dell’Arma
L’Arma dei Carabinieri è nata naturalmente come una forma di corpo militare di un certo livello, come Guardia personale del Re di Sardegna e poi dalla seconda metà dell’Ottocento fino alla fine della seconda guerra mondiale ha adibito anche ad uno dei corpi di polizia civile con struttura semi militare che ha da tempo anche ruoli molto specifici.
Anche con la Repubblica Italiana il ruolo dei Carabinieri pur essendo stato mutato e rinnovato mantiene una enorme rilevanza ed importanza, sia praticamente che simbolicamente parlando, e “fare carriera” nei Carabinieri è da sempre qualcosa di decisamente appetito. I due euro in questione omaggiano l’anno di fondazione del corpo, a distanza di due secoli.
Valore attuale
Questo è evidente anche dalla doppia annata riconoscibile su queste monete, 1814 – 2014, quindi è una moneta del 200° anno dalla fondazione del Corpo che ha avuto come accennato, anche importanti ruoli militari che mantiene seppur in altre vesti rispetto al passato. Questa moneta è stata realizzata in vari milioni di pezzi ed è interessante perchè presenta alcuni dettagli:
- L’incisione raffigurata deriva da una scultura di Antonio Berti, trasportata in disegno da Luciana de Simoni, le cui iniziali sono visibili su uno dei lati dell’esemplare.
- Sullo stesso lato dei Carabinieri è presente il simbolo della zecca ma anche quella della Repubblica Italiana
Il resto dell’esemplare è concettualmente identico a qualsiasi altro tipo di moneta da due euro realizzata nell’Unione Europea. Attraverso il sito della zecca di Stato era possibile fino a qualche anno fa acquistare il kit divisionale con la moneta in una confezione speciale per circa 30 euro. Oggi lo stesso kit integro vale 3 volte tanto.
La moneta “singola” se usata quindi “circolata” non vale molto di più di quello facciale che è naturalmente quello da due euro. Ma un pezzo tenuto in condizioni perfette vale almeno 15 euro, mentre eventuali errori di conio possono portare il valore ad aumentare anche in modo interessante. Tutto dipende da quanto è ragionevolmente raro un esemplare di questo tipo, che può spingersi fino a 50 euro.