Quanto valgono oggi le 500 lire bimetalliche? La risposta lascia senza parole

È ormai dal 1° Gennaio 2002 che gli italiani più autoctoni provano un senso di nostalgia verso quella che era la vecchia valuta italiana: la lira. Il solo rivolgere un pensiero alle vecchie lire, evoca dolci ricordi di un’epoca passata, alla quale ancora tantissime persone sono affezionate e a cui vorrebbero volentieri ritornare.

Chi ha conservato qualche monetina, dovrebbe essere a conoscenza del fatto che esistono alcuni esemplari davvero rari, fortemente ricercati dai collezionisti e dagli studiosi di numismatica. Sapevi che la prima moneta bimetallica ad essere coniata è stata una 500 lire? Per i tempi si trattò di una grande evoluzione, sotto differenti punti di vista. Sapere quanto valgono odiernamente le 500 lire bimetalliche, potrebbe migliorarti la giornata…

500 lire bimetalliche: cosa devi sapere

Le motivazioni della grossa domanda nei confronti di questa tipologia di moneta, sono tutte da ricercare all’interno della sua storia. Come detto in precedenza, è stata proprio una 500 lire ad essere coniata per prima con una struttura bimetallica: la 500 lire dedicata al Quirinale. Nel momento esatto in cui venne adottata questa nuova modalità di coniazione, fu determinata una grande evoluzione in tutto il campo monetario.

Questa moneta è stata la promotrice della generazione di una sorta di sensibilizzazione in merito all’integrazione nella società delle persone diversamente abili. Infatti, è stata la prima a riportare in caratteri Braille il valore nominale della moneta, così da facilitare l’uso ed il circolo dei soldi per le persone non vedenti. Inoltre, è stata anche la prima 500 lire a riportare la firma di una donna, Laura Cretara.

500 lire bimetalliche: caratteristiche e quanto valgono

Diciamo che questa tipica bi-colorazione, è anche in un certo senso ingannevole: porta facilmente a pensare che si tratti di oro circoscritto da argento. Ma la realtà è tutt’altra! Il corpo centrale della moneta è costituito da Bronzital, ottenuto dall’unione del rame e dell’alluminio. Il cerchio esterno, invece, è costituito in Acmonital, materiale ottenuto principalmente dall’unione di ferro e nichel (e in misura minore da altri elementi). Più o meno, tutte le 500 lire bimetalliche sono riconoscibili grazie a queste altre caratteristiche:

  • Peso: 6,8 grammi
  • Diametro: 25, 8 millimetri;
  • Spessore: 2 millimetri;
  • Bordo rigato;
  • Anno di coniazione: dal 1982 al 2001;

A partire dall’anno 1982 e fino al cambio di valuta, furono coniate diversi esemplari di queste iconiche 500 lire bimetalliche. Infatti, successivamente a quella dedicata al Quirinale, ce ne sono state delle altre, come: quella per il centenario della Banca d’Italia, quella per la Polizia di Stato e per la polizia stradale e tante altre ancora commemorative.

La storia di cui si caratterizzano queste vecchie 500 lire, ha fatto sì che assumessero un valore estremamente preziosi agli occhi dei collezionisti. Un valore che, se la moneta in questione fosse tenuta in fior di conio, potrebbe sicuramente superare quello nominale. Si stima, infatti, che queste lire potrebbero avere un valore che arrivi a toccare la soglia dei 300 euro, se non di più. Quindi, meglio controllare bene se è rimasta qualche 500 lire bimetallica in qualche vecchio portafogli!

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