L’evoluzione delle telecomunicazioni ha sempre toccato la nostra quotidianità, sin dalla loro nascita. Con l’avvento del digitale terrestre, la tecnologia è andata molto avanti e per questo ha sempre bisogno di un continuo aggiornamento. In questo periodo, soprattutto con l’aggiornamento del segnale DVB-T2 comporta la variazione dei canali se non la loro cancellazione.
Quando si effettua un processo di transizione come quello alla tecnologia DVB-T2, si apportano non solo modifica alla qualità dell’immagine, ma anche un ridimensionamento della frequenza e degli spazi. Questo significa che i canali che non si aggiornano al cambiamento, aggiornandosi alle modifiche richieste, verranno cancellati e non potranno essere più visibili.
I canali che non saranno più visibili e perché
In questo nuovo aggiornamento è richiesta una modifica da parte dei canali, perché si adeguino alla nuova frequenza dedicata alle reti mobili, in particolare il 5G. Purtroppo, i canali che hanno bassi ascolti, sono quelli più penalizzati e corrono il rischio di non essere più visibili sul digitale terrestre. Inoltre, per adeguarsi alla nuova tecnologia, è necessario se ancora non si è fatto, di munirsi di un decoder con standard DVB-T2.
Tra i canali che potremmo non più vedere, quindi, sono diversi tra quelli nazionali e locali. Tra questi probabilmente ci sarà un canale molto a noi caro che per motivi legati alla tecnologia non può essere inserita nel nuovo digitale terrestre, in quando risulta economicamente meno vantaggiosa per le emittenti, vedendosi una riduzione della propria copertura.
Ecco i tre canali che non potresti più vedere
Per molti di noi, con il nuovo adeguamento alla tecnologia nuova del digitale terrestre, potrebbe non vedere più i propri canali preferiti e ricevere un maggiore costo sul mantenimento delle frequenze. Per questi motivi è importante di munirsi di nuovi decoder che supportano gli standard DVB-T2. Ma nonostante questo piccolo investimento, è probabile che certi canali non saranno più accessibili. In particolare:
- I canali locali che potrebbero essere scartati dal sistema digitale nazionale.
- I canali generalisti con bassi ascolti che non raggiungo un minimo di indice di ascolto.
- I canali tematici o di nicchia che trasmettono documentari o repliche di programmi di nicchia.
In più per non perdere la visione di tutti i canali è importante adeguarsi ai nuovi standard tecnologici o aggiornando il proprio dispositivo se prevede l’aggiornamento, oppure, acquistando un nuovo decoder che rispecchi le nuove caratteristiche. Inoltre, se non si vogliono perdere i canali che non verranno più trasmessi, potresti cercarli in piattaforme streaming, in quanto per questi canali rappresenta l’ultima soluzione per sopravvivere.
Infine, il futuro della televisione in Italia è dinamico e tende a non fermarsi mai. Sicuramente gli adeguamenti alle nuove tecnologie comporta a rinunciare ai propri canali preferiti per tanti motivi, ma in particolare perché la qualità dell’immagine richiede determinate caratteristiche che i canali più “poveri” in termini di ascolti non possono avere. Ma lo streaming rappresenta ancora l’ancora di salvezza, dove potrai guardare quei programmi che non saranno più trasmessi dal digitale terrestre.