Singer mantiene un vero e proprio “monopolio” tra le numerosissime macchine da cucito che da moltissimo tempo vengono prodotte, vendute e differenziate in tutto il mondo, in modo specifico negli Stati Uniti ma anche nel continente Europeo ed in Asia dove Singer mantiene anche una produttività spiccata in alcuni cloni compatibili.
Come qualsiasi altro oggetto dotato di una manifattura particolare e che non può essere replicata in modo così banale, anche le macchine da cucito Singer “vintage” possono avere un valore collezionistico, storico e quindi quasi naturalmente anche economico. Per questo esiste una diffusa quanto diversificata forma di mercato collezionistico delle Singer.
Le macchine da cucito Singer
Singer si chiama così dal cognome del suo fondatore, un imprenditore statunitense che intorno alla metà del 19° secolo ha concepito la fondazione della società, inizialmente una piccola bottega che con l’ausilio di alcuni suoi collaboratori, ha iniziato a sviluppare macchine, inizialmente da azionare manualmente in grado di apportare cuciture sui capi di abbigliamento.
Questo ha contribuito all’accellerazione del mercato dei capi di abbigliamento ma ha anche influenzato molto, senza troppe sorprese, anche il mercato stesso dell’industria tessile, permettendo anche di ridurre i costi di produzione ed agevolando il lavoro della sartoria. Con nuovi materiali e strumenti sempre più raffinati anche le Singer hanno subito una vera e propria evoluzione.
Quelle che valgono di più
Molti modelli concepiti dal 20° secolo sono stati prodotti anche su Licenza in Europa, ad esempio in Italia Singer esiste dai primi anni 30 e poco prima era arrivata anche in altre nazioni come quelle asiatiche o in Russia. Ma quali sono le macchine da cucito Singer oggi più ricercate, rare e quindi potenzialmente più interessanti del mercato attuale?
- Singer 1935 School Bell 221 – Valore tra 800 e 2500 euro a seconda dello stato
- Singer Red 6, anni 60 – tra i 500 ed i 1500 euro
- Singer Free Arm 221K – tra 1000 e 3000 euro
Generalmente una qualsiasi macchina da cucito Singer che risale ai primi anni 900 ha un valore compreso tra i 200 ed i 500 euro anche se non reca particolari edizioni speciali. E va ricordato che tutti gli esemplari fino agli anni 60 non hanno il numero di serie che identifica il “nome” ed il modello in bella vista sulla scocca ma sotto la piastra o ancora sul mobiletto.
E’ importante anche tenere a mente che molto incide oltre allo stato di conservazione di un singolo pezzo, ma anche la presenza di accessori magari originali. Anche lavori di restauro si questi oggetti solitamente sono visti con molto sospetto perchè spesso vanno a rovinare l’autenticità se effettuati da persone non totalmente esperte alla cura delle Singer.