Se hai conservato le 500 lire di carta sei ricco: ecco quanto valgono

In questo articolo di oggi parliamo della banconota da 500 lire, uno dei tagli di cartamoneta della lira italiana prima dell’arrivo in circolazione dell’attuale euro. Le 500 lire di carta sono state stampate in diverse emissioni dall’anno 1874 fino al 1982 e le prime di queste furono stampate direttamente dalla Banca Nazionale nel Regno d’Italia.

Queste banconote erano state stampate su un’unica faccia e portavano una cornice in cui vi erano gli stemmi delle due città di Genova e di Torino mentre in basso è presente il busto di Colombo. La prima 500 lire di carta, emessa dalla Banca d’Italia, vide la luce nell’anno 1898 ed è stata disegnata da un artista senese di nome Rinaldo Barbetti; la più antica banconota appartiene alla prima serie “A1” ed è stata rinvenuta dal numismatico Gerardo Vendemia.

500 lire di carta: sapiamone di più

Le 500 lire di carta rappresentano un pezzo decisamente significativo di tutta la storia numismatica italiana oltre che uno dei più ricercati. Essendo stata emanata per la primissima volta nell’anno 1874, si tratta di una banconota che ha visto molteplici e diverse versioni e ristampe che hanno contribuito a determinarne meticolosamente il suo valore attuale.

Queste banconote hanno avuto il loro massimo esordio durante i primissimi anni del Regno d’Italia e all’inizio erano stampate soltanto da un lato; inoltre la loro emissione era una vera e propria novità trattandosi di fatto delle prime banconote di elevato taglio in circolazione. L’aspetto interessante di ogni banconota è che ognuna di esse rifletteva un importante evento storico come ad esempio le crisi economiche e le evoluzioni politiche.

Ecco quanto valgono queste 500 lire

Quindi, abbiamo potuto vedere come le banconote di 500 lire hanno accompagnato il nostro Paese attraverso un periodo di grandi trasformazioni economiche. Infatti queste hanno visto il passaggio dalla lira alla Repubblica Italiana, insieme al boom economico, alla crisi energetica ed anche agli anni di cambiamento relativi agli anni ’80. E’ proprio per tale ragione che ad oggi rappresentano una vera testimonianza della storia italiana con un grande valore artistico e culturale, oltre che storico. Ma da cosa dipende questo valore?

  • stato di conservazione;
  • anno di emissione;
  • richiesta da parte dei collezionisti;
  • errori di stampa.

Primo fattore importantissimo per determinare il valore di una banconota è il suo stato di conservazione in quanto queste devono essere in perfette condizioni con dei colori vividi, senza pieghe e con i bordi integri, avendo un maggiore valore rispetto ad una danneggiata. Altrettanto importante è anche l’anno di emissione dato che ci sono alcune annate che possono raggiungere un valore ancora più alto.

Altro aspetto importante è senza dubbio la richiesta da parte dei collezionisti in quanto il valore delle banconote aumenta nel tempo grazie alla domanda dei più appassionati. Infine, ma non per importanza, è doveroso citare gli errori di stampa che di fatto aggiungono un valore maggiore, anche se non si trovano proprio in condizioni eccellenti.

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